La vita di don Oreste Benzi si è consumata accanto all’umanità più devastata e non ha mai perso occasione di gridare l’ingiustizia. Ha proposto lui stesso soluzioni politiche e sociali. Pensiamo alla case famiglia come alternativa agli istituti, la condivisione diretta della propria vita con gli “ultimi” come risposta ai giovani in cerca di senso, il diritto al lavoro per le persone con disabilità, le comunità terapeutiche, i progetti in missione, la presenza di giovani volontari nei luoghi di conflitto armato, le comunità educanti con i carcerati come alternativa rieducativa al carcere, lo stipendio alle mamme e tanto altro…

Il suo pensiero è attuale più che mai. Attuale e trasversale, apartitico e condivisibile da tutti, perché fonda le sue basi sulla giustizia sociale e la tutela di ogni essere umano.

Oggi don Oreste può ancora parlare al cuore dei giovani, come ha fatto con i tanti che ha incontrato durante la sua vita. Perché? Perché il cuore dei giovani ha sete di verità, di speranza, di spendere la vita in qualcosa che abbia senso: quante esperienze vivono ancora oggi che don Oreste non c’è più e sono portate avanti da giovani e giovanissimi! Nelle case di accoglienza della Comunità Papa Giovanni XXIII da lui fondata presenti in Europa e nei cinque continenti, nelle tante esperienze straordinarie – e ancora oggi uniche – nate dall’incontro con il carisma di questo sacerdote rivoluzionario, come Operazione Colomba, progetto di pace e dialogo in luoghi di conflitto, che continua ad attrarre tantissimi giovani.

Don Oreste annuncia e testimonia che esiste un modo nuovo di vivere, in cui l’uomo non è solo, in cui la gioia è nella condivisione e in cui regna la giustizia come equità.